A Napoli c’è un aforisma di Eduardo de Filippo che recita così: “Ha da passà ‘a nuttata”. Trascorsa la notte, il tempo lungo del silenzio e del riposo, ma anche il tempo della crisi e dell’indecisione, é possibile aprire una nuova giornata con forze nuove per superare la crisi.
Sì, perché il tempo non è da considerarsi solamente come un cadenzato e inesorabile scorrere di minuti che sfugge al nostro controllo. Il tempo é un dono prezioso che permette alla coscienza di prendere consapevolezza di sé e della realtà. Nel tempo si riescono a prendere decisioni ponderate, é possibile fare un discernimento.
Nel tempo si cresce e si matura. Sì approfondiscono le relazioni e si conoscono le persone. Nel tempo si imparano cose nuove e si diventa abili dopo molti esercizi.
Nel tempo si prova la verità di una scelta e se ne possono valutare le conseguenze. Il tempo aiuta a elaborare gli avvenimenti più importanti della propria vita.
Oggi, però, con l’avvento della tecnologia digitale il tempo sembra essersi accorciato. Un dispositivo elettronico diventa obsoleto già dopo sei mesi e si rincorrono gli aggiornamenti per rimanere sull’onda dell’attualità.
Ma il tempo dell’anima va alla stessa velocità del digitale?
Molti intellettuali (come, ad esempio, Romano Guardini, Gabriel Marcel ed altri) si sono interrogati e si stanno interrogando sul rapporto tra l’uomo e la rivoluzione tecnica contemporanea. Nelle diverse riflessioni si nota come tra l’interiorità della persona (che poi è il tempo della “natura”) e lo sviluppo tecnologico ci sia un rapporto distonico. La tecnologia corre molto più velocemente dell’anima.
La maturità di una persona, in effetti, arriva dopo anni e spesso capita di incontrare alcuni adulti tali per l’anagrafe ma ancora adolescenti in quanto a maturità.
Quindi sembra proprio che il tempo sia una condizione indispensabile per consentire quella meravigliosa trasformazione interiore che caratterizza la vita di ogni persona umana.
Il tempo é un dono prezioso….

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