C’è un tempo giusto per ogni cosa, si è soliti dire. E in effetti questo adagio popolare mette in luce un aspetto determinante, soprattutto nelle nostre relazioni. C’è un tempo per dire o non dire certe cose, per aprirsi o aspettare, per chiedere e osare. E non è sempre così facile capire il momento migliore, ci vuole un’empatia particolare con l’altro e una conoscenza capace di andare oltre la superficialità delle apparenze.
Credo che anche Dio stia particolarmente attento ai nostri tempi. Non a caso Gesù stesso dice all’inizio del suo agire pubblico (Mc 1,14-20) che il tempo della vicinanza del regno di Dio è compiuto.
È il tempo giusto per la rivelazione del volto di Dio, del suo piano d’amore per l’uomo. Ma è anche il tempo della chiamata e della decisione per il sì o per il no alla sua sequela.
Se dipendesse da noi non ci sentiremmo mai pronti e adeguati. Invece Dio interviene proprio nel tempo più opportuno secondo il suo sguardo onnicomprensivo.
In quel giorno preciso quei pescatori acconsentirono all’invito del Maestro senza sapere fin dove sarebbero arrivati. Ma quel giorno era il tempo giusto per loro.
C’è un tempo giusto, compiuto, per ciascuno di noi al quale possiamo aderire con tutto noi stessi oppure possiamo far finta di nulla e aspettare i tempi che vogliamo dettare noi.
Non lasciamo passare il treno senza salire…
#ilvangelodelladomenica
#chiamata
#iltempogiusto
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