Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?” (Lc 3,10). Bella domanda, questa. Quante volte ci rivolgiamo al Signore ponendo a lui questo interrogativo. In questo contesto è il Battista colui a cui si rivolgono le folle e lui ci sorprende con le sue risposte. “Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto”, “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato” e “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe”.
Non ci viene chiesto di fare miracoli, di stravolgere le nostre vite e di cambiare tutto. La vera conversione sta nel vivere bene il nostro quotidiano, senza egoismo, con giustizia ed onestà. Ed è proprio in mezzo a questa ferialità che il Signore si fa presente e lavora portando a compimento la sua opera. “Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia” (Sof 3,17).
Solo la fiducia nella presenza di Dio in mezzo alla nostra vita ci permette di essere sempre lieti e senza angustie (Fil 4,4-7). Dio si incarna nelle nostre vite, ascolta le nostre implorazioni e ci custodisce nella sua pace, superando i nostri piccoli pensieri che, purtroppo, riescono a vedere il più delle volte solo ciò che manca e non ciò che c’è.

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