Seguire Gesù: un amore più grande
Il Vangelo di questa domenica ci porta al cuore del discepolato: Gesù parla di amore e rinuncia, di libertà interiore e di coraggio. Ci invita a guardare ai legami più profondi della nostra vita – genitori, figli, partner, amici… perfino la nostra stessa vita. Sono i tesori più grandi che possediamo. Ma Gesù ci provoca con parole forti, ci scuote parlando di un amore ancora più grande: un amore che non distrugge quelli umani, ma li supera e li trascende.
Deve venire nausea per un’esistenza passata a riempire le insufficienze della psiche con compensazioni affettive e oggetti rassicuranti. (…) Se uno si accontenta della mediocrità e delle sicurezze di questo mondo può continuare ad ascoltare Cristo e trovarlo interessante o commovente, ma non lo segue, non ce la fa ad essere suo discepolo, perchè prende la vita dagli affetti e dagli oggetti e deve avere un’economia accorta, non può perdere la stima altrui nè i beni. (F. Rosini – Di Pasqua in Pasqua p.177)
L’immagine della “guerra” che Gesù usa nella parabola ci ricorda che seguirlo significa anche combattere una battaglia interiore: scegliere, con coraggio, di orientare tutta la nostra vita verso il Bene che Dio offre. Rinunciare non vuol dire disprezzare l’amore umano, ma liberare il cuore da tutto ciò che rischia di prendere il primo posto, di offuscare la visione del Bene più grande, capace di dare senso e valore a ogni altro bene.
Seguire Gesù richiede fiducia e coraggio. È un cammino che si apre solo nella relazione personale con Lui, nella preghiera e nel silenzio. Lì impariamo a liberare il cuore da quel possesso che ci chiude in noi stessi e aprirci alla bellezza di un amore libero che, purificando anche i nostri legami umani, li fa diventare più autentici e più gioiosi.
suor Irena del Volto Santo
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