Guarda verso l’alto e cammina con speranza!

Il Vangelo di oggi ci potrebbe sembrare un po’ triste. Il Signore lascia i suoi discepoli…
Notiamo però, che il Signore fino all’ultimo momento si preoccupa per i discepoli e li riporta alla:
memoria cosa dicono le Scritture su di lui e di questo devono essere testimoni;
promette lo Spirito che li insegnerà ciò che ancora non hanno compreso e li darà il coraggio per annunciarlo al mondo intero;
Un attimo di intimità li porta fuori, a Betania, prima di lasciarli fisicamente vuole stare ancora con loro per un momento di intimità a cui erano abituati, perché da adesso la sua presenza sarà diversa, cioè dentro il loro cuore.

E a noi come tocca questo brano del vangelo? Ci interroga sulla nostra relazione con il Signore, e nei discepoli possiamo identificarci tutti noi.
Sentiamo spesso che il Signore ci “lascia”, si allontana, non lo vediamo… e purtroppo rimaniamo sempre in quel punto “non lo vedo”, “non lo sento”. Ma proprio perché Egli sta dentro nel nostro cuore e quello che dobbiamo fare non è cercarlo disperatamente con lo sguardo esterno, ma dobbiamo guardarci dentro, e nel silenzio più profondo Egli dimora in noi.
S. Elisabetta della Trinità ha capito bene questo mistero dell’inabitazione e ci consegna queste preziose parole: “Mi sembra di aver trovato il mio cielo sulla terra, perché il cielo è Dio e Dio è nell’anima mia. Il giorno in cui ho capito questo, tutto si è illuminato in me.”
Non dobbiamo cercare il Signore dietro le nuvole del cielo, ma nel cielo della nostra anima, e lì Egli è presente sempre. In qualunque momento sentiamo bisogno di lui basta raccogliersi nel silenzio e scendere nel cuore, dove il Signore ci aspetta. Ed è questa la nostra Ascensione.

Sr. Viktoria di Gesù

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