Il giorno della professione perpetua, il giorno in cui suor Alice di Gesù ha professato il suo sì a Cristo per tutta la vita, è il giorno della unione intima tra lo Sposo e la sua sposa. Lo ha spiegato molto bene padre Paolo Calabrese che ha presieduto la celebrazione in Casa Generalizia.
Per suor Alice, infatti, è stato un giorno privilegiato dentro a un tempo così storicamente difficile segnato dalla pandemia. Tante restrizioni, tante chiusure e impossibilità di partecipare in presenza alla gioia della nostra cara sorella. Ma nessun vincolo all’azione dello Sposo che chiama una carmelitana, figlia di santa Teresa di Gesù, a seguirlo ovunque e in qualunque circostanza. Lui solo le basta.
Ringraziamo insieme il Signore Risorto, senza vincoli spazio-temporali, per il dono della sua fedeltà e per il seme di speranza che ha seminato ancora una volta nella nostra Congregazione attraverso la donazione “per tutta la vita” di suor Alice. La fedeltà di Cristo è la vera e unica ricompensa.
Cara suor Alice, “d’ora in poi tutto sarà in comune fra noi” nella vicendevole donazione a Cristo.

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