Nella serata di sabato 26 settembre, la bellissima Abazia Olivetana di Rodengo Saiano (BS) è stata luogo di una veglia di preghiera vocazionale. Alcune tra le cinque sorelle che quest’anno emettono la professione perpetua, Sr Anna, Sr Nicoletta e Sr Chiara, insieme al Noviziato, a Sr Vivianne e Sr Bernadette hanno animato la serata di preghiera.

Il primo posto l’ha avuto la Parola. È da essa che ogni sorella è partita per rileggere la propria storia alla luce dell’azione meravigliosa di Dio. Nella prima parte della Veglia, la Parola spezzata che ha guidato la testimonianza di quattro sorelle, è stato l’invito di Dio ad Abramo di partire verso la terra promessa.

Il Signore disse ad Abram … Sr. Anna ha sottolineato come il primo passo in ogni vocazione sia quello di Dio. Lui per primo parla, Lui per primo si mette in relazione, interroga l’uomo facendogli una proposta. Sotto questa Luce la sorella ha riletto la propria storia d’amore con Gesù, una vera rincorsa dell’Amato verso l’amata.

Vattene … Sr Nicoletta è partita da questo imperativo di Dio, che più che un comando severo è l’invito del Padre che dice al figlio “Vai! Mettiti in cammino, cerca il tuo vero bene!”. Questo vero bene per Sr Nicoletta è coinciso con la scoperta di un Dio vivo e vero, Maestro nell’arte dell’amore, l’unico capace di rispondere al suo desiderio di imparare ad amare.

dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre … Sr Vivianne ha testimoniato il senso del distacco che ogni scelta richiede. Un distacco dolce, perché fatto per un tesoro più grande, ma non per questo non doloroso. Lasciare la propria terra, la cultura, la lingua, il cibo … tutto vale se vissuto nella fiducia di Cristo.

verso il paese che io ti indicherò … Partendo da questa Parola Sr Chiara ha messo in evidenza che, se il punto di partenza in una vocazione è chiaro, la meta invece è chiara solo a Dio. La spinta a camminare viene dalla fiducia nel Dio che si manifesta come fedele, sempre e comunque. La sorella ha sottolineato lo stupore di relazioni sincere e autentiche vissute in comunità, dove verso la meta ancora invisibile, si cammina insieme.

Nella seconda parte della Veglia la Parola che ha guidato è stata quella della domenica seguente ( Mc 9, 38-39). Su questo Vangelo hanno comunicato la loro testimonianza Sorella Nicoleta, Sr. M.Alice e Sorella Alice.

In sintesi i messaggi che ne sono emersi:

– “Chi non è contro di noi è per noi”: avere orizzonti aperti, come quelli di Cristo, nel valutare e vivere la realtà.

– “Chiunque vi darà un bicchiere d’acqua nel mio nome non perderà la sua ricompensa”: donare la vita per i poveri e per chi ha “sete”, ma solo come riflesso di essersi riconosciuti come i primi poveri sanati.

– “E’ meglio per te entrare nella vita”: Ogni taglio chiesto è per un di più, conseguenza di un’esperienza d’amore che vuole rendere l’amato come più simile a sé.

 

È stato molto bello poter vedere come in ogni esperienza di vita raccontata dalle sorelle ci fosse all’unisono l’esperienza comune di un Amore grande e travolgente. Perfette allora le parole del canto “Benedetto sei tu Signore che per primo hai amato noi” che ha aperto un tempo di adorazione finale.

Una bella serata per noi e per le persone che si sono unite alla Veglia. Il clima della preghiera intenso è stato arricchito dalla presenza dei padri Olivetani che nella loro arte Liturgica e nella loro testimonianza comunitaria hanno dato risalto alla bellezza della vita religiosa.

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