Sabato 21 novembre 2015: quanta grazia!! La Vergine Maria presentata al tempio ci ha trascinate tutte nella sua consacrazione: le Sorelle claustrali che abbiamo ricordato nella “giornata pro Orantibus”; Sr. Francine e Sr. Sylvia che hanno emesso la Professione perpetua in Madagascar; Marianna che ha iniziato il probandato; tutte le nostre giovani Novizie, Postulanti e Aspiranti di Italia-Romania, Madagascar, Centrafrica…

In questo quadro di gioia, Sr. M. Enrichetta dell’Annunciazione ha ben potuto dire il suo GRAZIE al Signore per i 50 anni di Professione religiosa:

GRAZIE A DIO CHE MI HA CHIAMATA

GRAZIE ALLA CONGREGAZIONE E AI SUPERIORI CHE MI HANNO ACCOLTA

GRAZIE A COLORO CHE MI HANNO GUIDATA NEL CAMMINO

P. Paolo Galbiati, carmelitano, commentando le letture del giorno ha collocato la festa che si stava celebrando: la prima lettura presenta il re Antioco che muore nella miseria e nella depressione dopo aver oppresso e usato violenza. Il Vangelo ci dice che «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo non prendono moglie né marito (…) perché sono uguali agli angeli».

Noi viviamo in questo mondo. Tanti intorno a noi vivono come se Dio non esistesse ed esercitano violenza e potere ingiusto. Noi religiosi siamo “come angeli”, non nel senso che siamo migliori o più buoni, ma nel senso che siamo chiamati ad essere PROFEZIA del Regno di Dio, della vita vera; non per merito nostro, ma perché “Il Signore ci ha giudicati degni” e ce ne dà la grazia. E così, pur con i nostri limiti e le nostre fragilità, siamo dei “segni”in questo nostro tempo. Non rimpiangiamo di non essere vissuti in “tempi migliori”: questo è il tempo migliore per noi, perché ce l’ha scelto il Signore stesso!

 

 

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